Di Anna Bertone

Le ragazze degli anni ‘70… come me, ricorderanno… la mitica pubblicità di una marca di Camomilla, che promuoveva questa pianta per dormire bene. Tutte cantavano il ritorno della musica promozionale. Ebbene, sappiate che vi hanno raccontato una mezza bugia… Chi oggi non conosce la Camomilla? Nessuno, tutti la conoscono, quella pubblicità entrò nell’inconscio collettivo di noi tutti.
Le camomille, dovremmo chiamarle al plurale, sono più di 23.000 specie, ed infatti la pianta più diffusa nel mondo, tutte facenti parte della famiglia delle Composite. Vi parlerò delle due più utilizzate: la Camomilla Comune o Matricaria e la Camomilla Romana.

La Comune è un piccolo fiorellino bianco con il disco centrale giallo ed i petali bianchi, il nome deriva dal greco e significa “mela mancata”… perché il profumo ricorda la mela renetta, infatti in spagnolo si chiama manzanilla di cui manzana = la parola: mela. Camomilla Matricaria è il nome scientifico, dove matricaria dal latino significa utero, infatti utilizzissima nella dismenorrea per calmarne gli spasmi.
E’ originaria del Sud America, diffusissima in Europa e grande produttrice è l’Ungheria. E’ ottima pianta ma, per dormire… ci sono erbe e piante molto più attive, infatti ha una capacità blandamente sedativa e antispiromodica, ma la sua caratteristica è il fatto di essere un potente antinfiammatorio. E’ molto usata da sempre per i disturbi intestinali: gonfiori, diarrea, coliche e crampi, infatti per problemi di stomaco con gastriti, dispepsie, vomito, e crampi (essendo un antispastico). Favorisce il rilassamento muscolare, aiuta a calmare i dolori e i disagi gastrici. Inoltre ha una azione depurativa. Per uso topico combatte il rossore della pelle e le conseguenti infiammazioni. E’ sempre stata usata contro le coliche causate dal mistretto, ed usata per le coliche al pancione dei Bebe’.
C’è poi la Camomilla Romana, che appartiene alla famiglia sempre delle Composite ma più vicina alle margherite e girasoli, molto diffusa in Europa e in Italia soprattutto nella Roma da cui il nome (anche se altri la chiamano “camomilla inglese” per darle un tono!). E’ un fiore con un profumo più forte e balsamico, diremmo più utile per il suo potere antinfiammatorio, ma meno profumato e meno adatta come supporto alla Matricaria. Tanto è che si usa maggiormente per i lavaggi intestinali.

ANNA BERTONE ERBORISTA E BLOGGER DI REBIS