IN HERBIS SALUS Amamelide o Hamamelis

Di Anna Bertone

Vi è mai capitato passeggiando in giardini di casa di amici o in prati di campagna, sopra tutto nei momenti di relax e silenzio sentire degli scoppiettii? Che ti guardi attorno e rimani perplesso perché non vedi né persone né animali in movimento e ti chiedi “…ma cosa sarà stato?” .

Da ragazza vivendo in campagna, mi capitava spesso e m’immaginavo fossero degli Spiritelli dispettosi….

Se osservate bene attorno troverete una pianta di Amamelide o Hamamelis, alta anche 5 o 8 metri con foglie ovali alternate e fiori gialli con 4 petali a forma di linguetta. I frutti di questa pianta assomigliano alle nocciole e quando sono maturi scoppiano… rilasciando i semi… che si spargono nel terreno.

L’arbusto crea fiori e frutti contemporaneamente.

I Pellirosse del Nord America occidentale e del Canada (zona di origine di questa pianta) consideravano questo albero stregato, proprio per gli scoppiettii che emette… ma, lo utilizzavano moltissimo. Era una pianta ben conosciuta dai loro Sciamani, che oltre per curare la usavano per creare archi ed utilizzavano i rami come bacchette dei rabdomanti. Il nome deriva dal greco: hama e melon il cui significato è: simultaneamente, in riferimento alla contemporanea presenza sulla pianta di fiori e frutti.

È una delle piante più efficaci che si conoscano per curare problemi circolatori.

I Nativi Nord Americani la usavano per le proprietà astringenti e vaso costrittivi, applicandola su ferite per arrestare emorragie e cicatrizzare la ferita.

I coloni europei la importarono in Europa nel diciottesimo secolo, conoscendone, grazie ai Pellirosse, le proprietà curative. Da allora è molto usata in T.M. (30 gocce in poca acqua 3 volte al dì) per i problemi circolatori, gambe pesanti capillari che affiorano in superficie, couperose della pelle del viso.

Visto che ci avviciniamo alla stagione calda è utilissima per evitare gonfiore e pesantezza delle gambe.

Oltre che berla si possono fare applicazioni direttamente sulla pelle 2 o 3 volte al giorno. Con impacchi diluendo 50 gocce in una tazzina da caffè di acqua minerale ed utilizzando delle garze imbevute. Ha una forte capacità antinfiammatoria e lenitiva, quindi ottima oltre che per cicatrizzare ferite, anche per far sparire capillari in superficie.

Una goccia di tintura madre sulle punture d’insetto riduce il gonfiore e prurito, ma può essere altresì utilizzata per dolori muscolari grazie alle proprietà rilassanti attraverso gel o pomate all’amamelide.

È usata molto in cosmesi sia per la coupe rose, come già sopraccitato, ma anche perché ha effetto rassodante sulla pelle, quindi ben vengano impacchi, o creme o gel. Aiuta a rassodare il seno, il collo, interno braccia e cosce.

Grazie ai Nativi del Nord America occidentale e Canada abbiamo un arbusto che durante l’anno incamera tutta l’energia del sole producendo fiori e frutti in contemporanea e ci ridona questa energia vitale, attraverso l’utilizzo dei suoi fiori e foglie.

L’amamelide è stata anche chiamata “arbusto delle streghe”… probabilmente… per nascondere che è un dono della nostra Dea Madre Terra.

ANNA BERTONE ERBORISTA E BLOGGER DI REBIS

Pubblicato da Redazione Rebis

Membro gruppo esperti e gruppo redazione di Rebis.

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