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Dalla parte degli Italiani

Gentile Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,

si trova a gestire il Paese in una contingenza alquanto difficile, ma diventerebbe tutto molto semplice se nelle sue decisioni si facesse guidare dalla sua Coscienza, e non da complicati calcoli sullo spread o da rocambolesche proporzioni tra debito e PIL. Sarebbe tutto più semplice se si facesse guidare dalla Coscienza del buon padre di famiglia. È un momento delicato, ma anche una grande occasione che le viene offerta.

Comprendiamo quanto siano forti e minacciose le pressioni che Lei riceve da ogni parte. Sappiamo bene che, dentro e fuori il nostro Paese, molti sono i personaggi e i poteri che continuano da decenni a saccheggiare le enormi potenzialità e la grande ricchezza di questo popolo. Sappiamo che tutti coloro che sono complici interessati di questo gioco al massacro cercano di renderci servi delle irrilevanti e inique leggi del mercato. Conosciamo bene le menzogne che sono state raccontate al popolo per decenni: che viviamo al di sopra delle nostre possibilità, che siamo in debito, che dobbiamo pagare per una colpa inestinguibile, che dobbiamo rinunciare alla nostra sovranità, cioè a decidere per noi stessi.

Ma Lei può fare la differenza. LA PREGHIAMO DI NON FIRMARE LA RIFORMA DEL MES, NÉ ORA NÉ MAI. Non si renda complice della condanna a morte di un intero popolo mediante i vincoli debitori che esso comporta. Con quale coscienza potrebbe pronunciare una simile sentenza per i suoi concittadini, che è chiamato a rappresentare e a difendere?

In questa crisi, la Germania difende giustamente se stessa e la propria economia annunciando credito illimitato alle imprese, nazionalizzazioni, rilocalizzazioni della catena produttiva delle aziende. Questo è un diritto anche dell’Italia, che possiamo esercitare mediante la Cassa Depositi e Prestiti, in quanto banca a maggioranza pubblica.  Basta con i prestiti ad interesse che ci indebitano e con il doppiopesismo, per cui ad altri Paesi dell’UE è permesso ciò che all’Italia è sempre vietato. Uno Stato ha il dovere primario di tutelare la propria economia.

Finora l’Europa non democratica dei tecnocrati e della finanza ci è costata molto e ci ha imposto vincoli enormi e irrazionali, con i quali gran parte della nostra grande ricchezza è stata prosciugata. Ora, in mezzo alla crisi sanitaria, siamo stati lasciati soli, almeno finché anche gli altri non sono stati coinvolti. Abbiamo visto che cosa ne è stato della Grecia. Ma che cosa ce ne facciamo di meccanismi economico-finanziari che ci danneggiano soltanto? Che non ci forniscono gli aiuti quando ne abbiamo bisogno? Abbiamo già dimostrato di essere in grado di fare miracoli, quando possiamo decidere per noi stessi. Ma non possiamo farlo se la nostra economia è governata da poteri non trasparenti che ogni volta che cerchiamo di tirare fuori la testa ce la ricacciano sotto per affogarci, e se i trattati europei ci impongono una Banca centrale che ha il compito di difendere la stabilità monetaria, anziché la vita, il lavoro e il benessere dei cittadini, come prescrive la Costituzione. Non possiamo farlo se Lei non rappresenta gli italiani con l’intenzione di proteggerli.

Non vogliamo credere che questo sia stato il compito che le hanno assegnato. Sicuramente gli Italiani non le hanno dato tale mandato, ma la stanno guardando con occhi di speranza perché Lei faccia la cosa giusta per loro e per la meravigliosa Italia. Speriamo che Lei non voglia assecondare obbediente chi vuole dare il colpo di grazia agli Italiani.

Perciò le chiediamo, in quanto cittadini di questo Paese, di farci riprendere la nostra sovranità monetaria, di fare come la Germania e di ridare piena funzionalità di banca pubblica alla Cassa Depositi e Prestiti, di rimettere sangue nell’organismo anemico della nostra economia senza chiedere niente a nessuno e soprattutto SENZA INDEBITARCI. Le soluzioni non mancano certo, come spiegano da anni tanti economisti di valore. NOI SIAMO IL POPOLO SOVRANO E NON CI STIAMO PIU’ AD AMMAZZARCI DI FATICA PER ARRICCHIRE CHI CI SFRUTTA. Le chiediamo di essere forte e di appellarsi al popolo, anziché inchinarsi alla cupola di potere che ci taglieggia da decenni. Sappiamo che in molti si stanno adoperando per la nostra rovina, e lo sa anche Lei.

SE SI VUOLE RIBALTARE LA SITUAZIONE C’È BISOGNO CHE LA COSCIENZA ENTRI IN AZIONE, CON PAROLE CHIARE, ONESTE E DIRETTE CHE SMASCHERINO I FINTI AIUTI, LE FALSE LUSINGHE, LE PREOCCUPAZIONI AFFETTATE E LE DIPLOMAZIE MANIPOLATORIE.

LE FINZIONI LE LASCI AGLI IPOCRITI SENZ’ANIMA. LEI SI ERGA AL DI SOPRA DI QUESTO SCENARIO MESCHINO E CON LA VOCE DELLA SUA COSCIENZA PARLI SCHIETTO IN DIFESA DELLA SUA GENTE.

DICA FORTE CHE IN COSCIENZA NON LO PUÒ FARE, CHE LA SUA COSCIENZA NON LE PERMETTE DI AGIRE IN QUESTO MODO CONTRO I SUOI CONCITTADINI, E L’INCONTRASTABILE RAGIONE DELLA COSCIENZA NON POTRÀ ESSERE ATTACCATA, CONTRADDETTA O VINTA. IL POPOLO ITALIANO LA SOSTERRÀ.

Spero che ambisca a essere ricordato nella storia per essere un politico patriota e virtuoso, un vero statista, come i Padri Costituenti, e non per essere stato la versione italiana di Alexis Tsipras. La differenza tra i primi e il secondo l’ha fatta semplicemente la Coscienza.

Non abbia timore delle minacce e dei ricatti, come non ne abbiamo noi. Le chiediamo di non assumersi la responsabilità dell’annientamento morale, culturale, civile ed economico del nostro Paese.  NOI, IL POPOLO ITALIANO, SAREMO CON LEI. E SIAMO TANTI.

In attesa di vederla all’opera al fianco della sua Coscienza,

Con Onore,

Il Gruppo Rebis – Il risveglio del Femminile per un popolo sovrano e consapevole
www.grupporebis.org

Per firmare la petizione su change.org clicca qui: http://chng.it/Rc4qL7JH

Prossimo appuntamento di Fiorella Rustici

Cari amici del nostro blog, siamo lieti di annunciarvi che il prossimo 31 maggio alle ore 21:30 Fiorella sarà nuovamente ospite nella trasmissione Facciamo Finta che, dove parlerà di Legge del Karma e della forza che il perdono ci può donare per superare le continue prove che questa ci mette davanti ogni giorno.

Con la fantastica reggia di Gianluca Lamberti, siamo sicuri che sarà una puntata di alto valore spirituale per tutti.

Qui di seguito torvate il llink dove potrete visionare la puntata.

Un caro saluto,
La Redazione del Gruppo Rebis

Patriza Scanu a TEDx

Cari lettori del Gruppo Rebis,

Siamo lieti di annuncuarvi che la nostra Patriza Scanu sarà uno dei nove speaker della Ted Talk al Ted x di Cuneo il prossimo sabato 6 maggio nel pomeriggio. Il titolo del suo intervento sarà: “La scuola del mondo che verrà”.

Potrete seguire la direta su instagram al seguente link:

Un caro saluto.
La Redazione del Gruppo Rebis

Presentazione a Firenze del Romanzo Iniziatico E L’ANIMA RISVEGLIO’ IL SUO DIO

Cari lettori del nostro blog, il passato 10 febbraio 2023 Fiorella Rustici ha presentato il suo romanzo iniziatico “E l’Anima Risvegliò il suo Dio” presso la Libreria Salvemini di Firenze.

Anche in questa occasione Fiorella ha dato spunti di riflessione e dati utili per l’evoluzione spirituale. Alla fine c’è stato un confronto costruttivo con i partecipanti alla presentazione.

Vi lasciamo ora alla visione della presentazione.

La Redazione del Gruppo Rebis

L’importanza di conoscere come funziona la Mente per gli effetti che ha sulla Vita e sulla Coscienza

Cari lettori del Gruppo Rebis, vi prensentiamo in questo articolo una video intervista fatta a Fiorella Rustici sul canale youtube “FAICIVILTA‘” il passato 27/02/2023.

Vi auguriamo una buona visione.

La Redazione del Gruppo Rebis

Sei Anima!

Hai bucato il buio, lampo di luce improvvisa, percepita dal cuore.
Respiro!
Il sorriso sale e la pace si espande.
Sei Anima!
Enigmatica notte con due lune, che tu sia felice.
L’amore attende la luce del mattino.
Ermetico giorno questo tempio, ha mappato la conoscenza delle stelle.
Respira!
Dall’etere, come neve, una rugiada viola ha raggiunto l’eterico, che meraviglia!

I Giganti del passato sono apparsi.
Sedevano come Re tra i simboli smeraldini che potevo toccare.
Siamo anime che viaggiano tra i pianeti.
Siamo conoscenza!
Svegliati!
Risvegliati!
Anima è il tuo tempo, è il tempo del coraggio,
sei il tempio del potere nella luce.

Alida Sacchi
Blogger del Gruppo Rebis

Il Diavolo in me

Non lo avevo mai visto,
Non sapevo che c’era,
Non sapevo che ero io!
Mi guardo in giro e vedo con i suoi occhi,
uso le sue mani,
amo col suo cuore.
Non c’è nulla che mi svegli da questo torpore.
Penso di essere me,
accetto di essere quello.
E intanto sanguino tramortito dalle ferite.
Il diavolo che è in me ha fame,
ha sete, desidera,
vuole vivere la sua vita.

Ma non splende!
È forte, è grosso, è astuto
Ma non splende!
Il suo cibo è la vita,
il suo dolce le anime,
il suo vino la mia essenza,
si nutre di luce imprigionata.
Ma non splende!
Mi ha convinto che la via giusta è la sua.
Mi ha convinto di essere lui.
Ma intanto io sanguino.
Perché la mia vita è la tua?
Perché la mia vita non è mia?
Perché?

Mi sveglio!

L’incanto negli occhi scompare.
Ho voglia di spazio non più di catene!

Reclamo il mio amore per me!
Il cuore si libera alto
non riesco nemmeno a parlare.
L’amore mi scorre ovunque!
Le gocce dagli occhi si liberano al vento.

Piango.

Piango per quello che ho fatto.
Piango per quello che ho detto.
Piango per il diavolo che ero.

Ma cosa vuoi,
non lo sapevo!

Lorenzo Ferrante
Blogger del Gruppo Rebis

Il film della vita

Non è facile avere una vita.
Intorno a te vedi facce famigliari,
ma anime diverse.
Vorresti avere il conforto del cuore
guardando negli occhi di chi ti è vicino.

Ma non è così.

I tuoi occhi li riconoscono,
Ma qualcosa è cambiato.
Qualcosa non va.
Il cuore non esulta.
La vita li ha cambiati e ha cambiato anche te.

Ti ricordi la luce ma vedi il buio,
Ti ricordi i colori ma vedi solo il nero.
Hai voglia di loro,
Hai voglia di te.

Ma Qualcosa non va.
Non vedi nessuno.
Pensi:” li ho persi”.
Ti prendi la colpa.
Accetti il dolore.
Il cuore lo spegni.
Gli occhi li chiudi…

Finché non lo vedi!
Un copione già scritto!
Le parti assegnate.
Gli attori istruiti.

La recita va in scena:
il padre sei tu, il figlio è lui,
tu piangi e lui soffre.
Insieme in eterno.
Sconfitti per sempre.
La vita è morire
E lo devi accettare.
Non c’è altra scelta…

Sto film l’ho già visto.
È sempre lo stesso.
Preferisco cambiare.          
Uscendo sorrido e saluto.
Ciao.
Alternative?

Lorenzo Ferrante
Blogger del Gruppo Rebis

Il sentiero è tracciato per il ritorno al proprio sé creatore

Che eravamo una razza animale ce l’avevano già detto gli antropologi evoluzionisti; che avevamo un’anima ce l’avevano già detto i testimoni dei diversi percorsi religiosi e spirituali; ma che abbiamo diverse anime, di cui una animale, e che la nostra anima umana è talmente addormentata e incosciente da non riuscire a superare le prove che deve affrontare nelle dimensioni ultraterrene per la sua evoluzione, l’ho letto solo nel libro di Fiorella Rustici “E l’Anima risvegliò il suo Dio”.

Dopo diversi saggi, in cui spiega il funzionamento delle meccaniche mentali da lei scoperte, che regolano la struttura artificiale in cui viviamo, la Rustici scrive il suo primo romanzo iniziatico, definito tale dall’autrice perché in esso descrive l’importanza di iniziare a farsi delle domande per trovare le risposte che possono essere trovate solo nel divino dentro di noi, e così risvegliarlo.

“Se ci facciamo delle domande, noi diamo potere alla nostra coscienza spirituale, che è l’unica nostra parte che ha la capacità di osservare, percepire e trovare risposte alle riflessioni sulla sua storia”, ci spiega Fiorella. “Questo è il percorso iniziatico che si deve fare in vita per proseguire nelle dimensioni post-mortem, perché lì troveremo le stesse cose”.

“Non finisce tutto alla morte del corpo. C’è ancora tanto da fare per migliorarsi e si può usare la propria vita per ricercare i perché e acquisire consapevolezza, per poi riportare il modello nella dimensione della morte, che è stata creata artificialmente esattamente come questa in cui viviamo”.

Avendo vissuto in prima persona un’esperienza di premorte, Fiorella si è data lo scopo di aiutare le anime umane nel loro percorso evolutivo condividendo le esistenze e le dimensioni di cui è stata testimone e dare così un messaggio di speranza all’umanità:

“E l’Anima risvegliò il suo Dio” è un romanzo che inizia, già dal primo capitolo, con la morte del personaggio protagonista: un uomo comune di nome Ugo. La storia narrata, infatti, non si riferisce all’esistenza che ha vissuto su questa Terra ma al percorso di crescita e alle prove ed ostacoli che ha dovuto superare la sua anima umana, dopo che si è staccata dal suo corpo fisico e si è inoltrata nelle dimensioni oltre.

Un libro unico nel suo genere, ricco di conoscenza esoterica, che non ha clemenza nel rivelare l’ovvia seppur dura verità e che fa crollare molte delle illusioni umane, ma che mostra una via che, se compresa, conosciuta e approfondita, porterà al ricongiungimento dell’anima umana con quella parte divina originaria da cui tutti, anche se in maniera diversa, proveniamo.

La Mente per Fiorella Rustici non è una definizione di estrazione psicologica ma è un enorme contenitore di dati, esperienze, conoscenze, archivi storici registrati che arrivano fin da prima della formazione del nostro sistema solare e i suoi universi paralleli. Comprende i meccanismi di funzionamento della complessa struttura artificiale in cui noi viviamo e che ha vita propria, e che si può mantenere grazie a una quantità enorme di energia che noi forniamo con le nostre emozioni positive e negative attraverso i nostri vissuti.

Conoscerne il funzionamento è vitale. Si parla di milioni di anni terrestri prima di trovare una parte della nostra genesi all’interno delle scimmie, da cui tuttora crediamo di discendere, quando invece le nostre origini sono molto più remote e diverse; e fortunatamente più lusinghiere.

Quindi si capisce perché le leggi che regolano l’energia mentale contengano la chiave di lettura di tutti i nostri quesiti storici e filosofici, dei nostri problemi personali e di ciò che non comprendiamo nel nostro relazionarci con l’altro, ma anche di tutti i segreti inimmaginabili di quello che è, e che fu, il nostro Essere, dall’inizio della sua esistenza primordiale, dal primo big bang ad oggi, e nei diversi multiversi attuali e futuri ancora inconcepibili.

Il libro “E l’Anima Risvegliò il suo Dio” tratta con insolita profondità il viaggio delle diverse anime approdate a vivere attraverso il corpo fisico umano del protagonista Ugo. L’iter di queste anime è raccontato nel libro della Rustici con una lucidità a tratti spaventosa, che non da spazio a nessuno sconto o illusione. Ognuna di esse è inserita in un percorso che è la risultante degli errori commessi nella propria vita e dovrà superare ostacoli e prove per raggiungere l’ambita meta del riscatto e risveglio ultimo, oltre che il recupero delle energie che si sono perse o degradate durante la loro lunga esistenza. Tramite indizi, aiuti e una grande volontà di comprendere, l’anima umana ripercorre il suo lungo vissuto tra le varie vite e ritrova la sua essenza originaria di Angelo Mago delle Gerarchie Immortali, che appartiene a tutti noi.

È una guida di viaggio indispensabile per chi non si vuole perdere nel territorio insondato dell’oltre, ma è soprattutto una guida per comprendere le meccaniche che guidano la nostra vita senza che noi ne siamo consapevoli, perché le leggi che comandano le diverse dimensioni sono le stesse, e il funzionamento delle meccaniche mentali che Fiorella svela nel suo libro sono utili per comprendere molte cose che ci hanno spesso lasciato senza risposte.

Scopriamo che confondiamo l’evoluzione con la tecnologia a scapito della nostra essenza spirituale e che vivere vita dopo vita senza consapevolezza ci porta solo ad esaurire la nostra Essenza vitale con la prospettiva di una prossima vita che sarà sempre più degradata e inutile.

Come diceva Dante, per arrivare al Paradiso bisogna attraversare l’Inferno, e la Rustici ci porta a spasso nelle sterminate dimensioni che precedono i Campi Elisi fornendoci un utilissimo libretto delle istruzioni.

Fiorella, raccontando nei dettagli il percorso dell’anima a ritroso, fa un dono d’amore per l’umanità. Fa comprendere come ci siamo degradati finendo a fare da ricarica energetica per i corpi di carne in cui viviamo come umani e l’ambiente dove esistiamo. Apre una porta per ritornare da dove siamo venuti. La strada è tracciata. Seguirla significa ripercorrere e riscoprire la nostra storia di cui ci siamo completamente dimenticati, per ritrovare il nostro Dio interiore, il sé Creatore da cui discendiamo.

Il modo è risvegliare il nostro divino attraverso la nostra coscienza e anima umana, conoscere i meccanismi della struttura artificiale in cui stiamo vivendo, uguali a quelli della dimensione extra-terrena, per non farci intrappolare nell’incoscienza. Farsi le domande come espressione di amore verso noi stessi e non ricercare le risposte fuori da noi, credendo a tutto ciò che ci viene detto senza verificarlo, come insegnava il Buddha, è lo stimolo per trovare le nostre risposte interiori contattando il nostro divino.

“Questo significa volersi bene”.

Amarsi.

Buon viaggio di ricerca a tutti.

Simona Valesi
Blogger Gruppo Rebis

Video di una straordinaria presentazione del libro “E l’Anima risvegliò il suo Dio” di Fiorella Rustici con l’editore Nicola Bizzi e Gianluca Lamberti a Facciamo finta che…

Articolo pubblicato il 23/12/2022 sulla rivista online olisticmap.it

Io

Io

Si fa presto a dire io.
Ti sembra di essere io ma poi svanisci senza accorgertene.
Ci vuole pratica
Ci vuole esercizio.
Prima di essere io non sai bene chi sei
Prima di essere io sei tutto il resto
È strano pensare che tutto il resto fuori non sia io
Ma allora che cos’è?
Ego?
Ma come, ego non vuol dire io?
Si, è la forma mentale di io!
Non capisco.
Mi sembra di essere al cinema e non capisco più se sono il protagonista del film
o lo spettatore che ha pagato l’ingresso.
Sobbalzo dalla poltrona.
Ma che sto facendo?
Mi sto confondendo con quello che vedo!
Ma com’è possibile?
Sento dentro lo squarcio del mio cuore che si lacera dal dolore.
Ma come ho potuto confondere me con tutto questo?
Non capisco ma ne soffro in una maniera indicibile.
Mi contorco dal dolore e mi rannicchio su me stesso.
Sono entrato per vedere il film ma poi….
Un momento!
Perché sono entrato qui?
La mia forma astrale doveva vedere, doveva capire.
Non posso credere di essere stata così cieca.
Non mi sembra reale
Eppure il film che guardo lo è, irreale.
E io? Dove sono finito io?
Mi vedo e mi sento come un drogato, in preda agli effetti di una potente e apparentemente dolce droga che ti toglie la presenza, ti toglie la visione, ti toglie i sensi, tutti i sensi: la preveggenza, la telepatia, la multi locazione.
Il cinema è un locale che ti tiene attaccato allo schermo e ti fa diventare… locale, addormentato nella tua illusione di vivere.
Che droga potente è la mente!

E io allora?

Io sono il sorriso che si rivolge alla parte di me che sta capendo
Sono le braccia calde che mi accolgono quando vedo, sento e sono
Sono i colori e i suoni che mi pervadono e purificano dalle immagini che mi sono attaccato addosso nella confusione di non sapere chi fossi.
Quando sei drogato di mente, ti senti tutti e tutto e ogni immagine di quello che vedi te l’appiccichi addosso convincendoti di essere tu.
Io sono l’attesa che pazientemente aspetta il mio risveglio
Sono la libertà che non ha limiti di spazio, tempo e luogo
Sono la……(qualsiasi parola io scriva è riduttiva) che non ha limiti e dimensioni, che istantaneamente è ovunque.
Basta solo desiderarlo!
È talmente bello che mi sembra incredibile di come io rinunci a tutto questo
per identificarmi nel film o in quello che vedo intorno a me.
Basta!

Devo prepararmi per andare a lavoro.
Questa volta ci vado io!

Lorenzo Ferrante
Blogger Gruppo Rebis

Anime

Non sapevo neanche di avere un’anima, immerso com’ero nella quotidiana fatica di “vivere”.

Correre.

Correre pensando che quella fosse la tua forza.
Mai un dubbio, un ripensamento.
Correre veloce ti fa forte e vincente.
Vedi immagini di te diventato un tronco scuro, carbonizzato dall’uso continuo e secolare
da una fucina che produce dolore. Lo ignori.

“Non sono io.
Niente di più lontano da me.
Non sono l’unico ad essere così”.

Chi mi ha preceduto ha avuto lo stesso talento.
Io rappresento l’ultimo rampollo di una schiera di corridori che ha ricevuto il testimone di una staffetta fatta da uomini che corrono tutta la vita, in una corsia stretta e unica che non consente di cambiare direzione.
Un animale cieco ma veloce che non deve chiedersi perché, ma pensare solo a correre.
È questo che conta! È questa la vita!
A un certo punto, però, tutto diventa pesante.
Le lunghe falcate delle gambe forti e tornite si accorciano.

Rallento!

Rallenta anche il tempo e mi concedo di chiedermi: “Dove sto andando?”
Le gambe vanno ancora ma lo sguardo comincia a scrutare il cosmo intorno.
Rallento.
Domando: “Che sto facendo? E perché? Per chi?”
Chi mi ha preceduto mi ha dato il testimone urlando: “Figliolo, corriiii”.
E senza pensarci l’ho fatto. Ho seguito la mia stirpe di “corridori”.
Dimostrerò loro di essere degno del mio rango e della loro fiducia, di essere uno di loro!
Adesso però qualcosa è cambiato.
Rallento tanto da poter girare lo sguardo indietro a guardare la mia potente stirpe.
Ne vedo solo alcuni, gli ultimi tre, stanchi ed esausti, senza fiato e senza vita!
Corpi che dalla fatica sono chini su loro stessi. Statue di sabbia di cui vedo il primo ancora intero, il secondo già senza testa, il terzo ha solo le gambe.
Dopo di loro vedo mucchietti di sabbia che diventano sempre più piccoli man mano che lo sguardo va indietro fino a non vederne più.
Il vento li ha spazzati via completamente.
La pista è deserta.
Acqua gelida sul cuore che mi sveglia e sconvolge! Che succede?
Quella è la mia stirpe? Quello è il mio destino? Quello è il premio per il mio correre?
Rallento…
Mi fermo…
Mi giro.
Dietro di me non vedo più nessuno, nessuno che sia sopravvissuto.
Sono solo. Intorno a me sabbia e deserto. Sono vivo solo io.

E se non mi fossi fermato?
Guardo in alto.
Volti sorridenti e illuminati dalla luce dell’amore mi guardano teneramente.
Si abbracciano e volano via, liberi dalla loro punizione. Piango del mio e del loro dolore.
La loro pena è finita e la mia anche!
Esco dalla pista, e sorrido!
Siamo anime…anch’io!

lorenzo ferrante.

Lorenzo Ferrante
Blogger del Gruppo Rebis