Sposa eterica, tu danzi sopra le parole
e vibri oltre la frequenza dei pensieri,
in questo corpo così materico.
I guardiani del tempo custodiscono fieri i tuoi segreti,
che di generazione in generazione sono i tesori dei ricercatori del vero,
unici sposi.
Il matrimonio sacro avviene con lo scambio delle conoscenze
tra il femminile e il maschile, tra il visibile e l’invisibile,
tra l’acqua e il fuoco.
La sposa guarda negli occhi lo sposo e vede riflesso il sole:
vorrei essere Dio, vorrei essere Dio, ma non è possibile.
L’acqua non è fuoco.
Lo sposo guarda negli occhi la sposa
e vede riflessa la luna e vorrebbe abbracciarla ma non è possibile.
Siamo la notte e il giorno siamo gli opposti.
È questo il dramma terrestre
se continuiamo a vivere le nostre vite
come se fossimo il riflesso di ciò che non siamo e che drammatizziamo.
Possiamo essere sostanza,
siamo acqua e fuoco insieme
e non siamo nulla di tutto questo.
Siamo vivi.
Chiediamoci perché siamo qui.
Il suono cosmico è amore.
Alida Sacchi
Blogger del Gruppo Rebis