La realtà che crediamo è la realtà che creiamo. Pensieri, considerazioni ed emozioni sono il motore della realtà che, purtroppo, decidiamo di vivere.

Noi siamo dei Creatori, e la nostra energia creatrice e divina risiede incosciente proprio dentro di noi, nell’unico posto dove difficilmente andiamo a guardare. Infatti siamo impostati a usare soltanto i nostri sensi fisici, con l’attenzione continuamente rivolta verso l’esterno e pronti a scattare e a reagire a qualsiasi stimolo ci viene propinato dagli abili manipolatori della struttura nella quale viviamo, dalle persone che incontriamo, dalle notizie che vediamo… Ogni volta che la nostra attenzione si sposta verso una notizia vera o falsa che sia e iniziamo a indignarci, a arrabbiarci, oppure pensiamo che possa essere vero, e viviamo la paura, oppure siamo contenti perché vogliamo che quella cosa sia vera… non importa, in quei momenti siamo i co-produttori del film che ci viene proposto, ignari creatori della realtà, anche quando quella realtà non ci piace affatto.
Stiamo letteralmente auto-rubandoci le nostre risorse, quelle che dovrebbero servirci a raggiungere i nostri sogni, le nostre realizzazioni, a vivere la nostra vita e a creare la nostra realtà con giustizia, coerenza, amore e lealtà verso noi stessi.
È duro, ma purtroppo è così. Spesso ci vengono raccontate cose che non sono accadute, in modo che noi con le nostre emozioni, pensieri e considerazioni le facciamo avverare. I nostri pensieri sono energia elettrica, che contiene la realtà che abbiamo creduto, mentre le nostre emozioni sono energia magnetica che attirano a noi proprio quella realtà. Quindi non c’è da sorprendersi se oggi ci troviamo a vivere in una realtà così cruenta, così lontana dalla fonte di tutte le cose. Dovremmo chiederci: cosa abbiamo fatto delle nostre vite negli ultimi anni? Dove siamo stati come coscienze? Sappiamo cosa vuol dire Essere? I risultati parlano da sé: abbiamo contribuito a creare una società malata, impaurita dalla morte e quindi incapace di vivere e di agire con responsabilità e coraggio, come farebbero fratelli e sorelle che cooperano e co-creano coscientemente al servizio di un bene supremo.
E in tutto questo cos’è che noi stiamo perdendo per alimentare queste realtà imposte? Proprio quell’energia divina che appartiene ad ognuno di noi e della quale siamo responsabili nel bene e nel male. È la nostra energia femminile, il nostro prana vitale dormiente in ognuno dei nostri chakra, in ognuno dei nostri Nadi. “Viviamo” le nostre vite ignari di tutto questo, perdendo essenza vitale, perdendoci in scenari che da Vivi mai ci presteremmo ad alimentare… siamo morti tempo fa e non ce ne siamo resi conto, ma possiamo ancora uscire da questo sogno buio, da questa realtà che chiamiamo vita e cercare di ritornare alla Vera Vita.
Lo Spirito di ognuno di noi non c’è, non ha ancora trovato la strada per Essere, mandiamo avanti un ego malato al quale abbiamo dato importanza, abbiamo giustificato in tutti modi il potere che gli abbiamo concesso, e ancora oggi, nonostante vediamo che questo ego spende la nostra essenza per avere o per fare, e che nel farlo ci consuma senza permetterci di Essere, nonostante tutto ciò noi ancora ci giustifichiamo, ci arrampichiamo sugli specchi, difendiamo nefandezze, permettiamo ingiustizie, e continuiamo imperterriti a scavarci la nostra fossa, nel nome del potere, della finanza, delle mille giustificazioni o di come vogliamo chiamare la nostra stupidità.
Mi chiedo quindi, dov’è finita la spiritualità se lo Spirito non c’è perché è l’ego che guida le nostre misere esistenze?
L’unica vera spiritualità che ci è rimasta è guardare la nostra miseria lasciando cadere ogni velo illusorio che ci siamo creati, guardare tutto quello che abbiamo giustificato fino ad oggi, svegliarci dal nostro torpore eterno e prenderci la responsabilità, una volta per tutte, di tutta la nostra esistenza vissuta nell’assoluta incoscienza. Smettere quindi di alimentare qualsiasi scenario che non è nelle nostre corde, capire che l’attenzione dobbiamo dirigerla tutta verso di noi per guardarci dentro, per creare quelle realtà che davvero sono frutto di un nostro desiderio di amore verso di noi e verso la comunità. La nostra energia non deve più essere sprecata per alimentare nulla che non sia il nostro amore, quell’energia primordiale che dobbiamo svegliare ed espandere, quell’essenza che deve imparare a Essere e che non deve permettere a niente e a nessuno, sopratutto a sé stessa, di essere utilizzata per altri scopi che non siano evolutivi.
La realtà che nutriamo con la nostra essenza è la realtà che creiamo, e se viviamo cose che non ci piacciono, se le cose non vanno come vorremmo è inutile che continuiamo a prenderci in giro e a dare la colpa a terze persone, a governi, ecc. ma sarà meglio che incominciamo a guardarci dentro e a chiederci “in che modo sto alimentando questa realtà?”. Dopo di ché consiglio di chiedersi “perché non cerco di capire cosa davvero vorrei e inizio a nutrire soltanto quello?”. Soltanto così inizieremo a Essere, perché cominceremo a diventare consapevoli, costruttori della nostra realtà e responsabili delle nostre azioni perché smetteremo di alimentare ciò che non ci va. Basta togliere l’energia dagli scenari che non ci piacciono, non alimentarli ma vivere la nostra vita naturalmente e responsabilmente, spostare l’attenzione verso i nostri desideri e diventare inattaccabili dal punto di vista Spirituale, perché a quel punto lo Spirito nascerà e il suo Amore sarà così vero che il resto saranno solo scenari, vuoti di sostanza, vuoti d’energia, per cui destinati ad estinguersi.

Auguro a tutti noi di diventare consapevoli di questi meccanismi infernali che alimentiamo da tempi immemori, e di poter finalmente nascere come Esseri.
Con amore.
Alberto Allas
Blogger del Gruppo Rebis