Il mare respira in me
Onde lunghe e quiete che riassaporano il primo respiro di vita
Il vento soffia in me
Una brezza fresca che mi guida senza spingermi. Sa dove andare ed io questa volta non mi oppongo alla sua guida
Ricordi opposti si accendono
Un mare in tempesta che si infrange
Roccia che brilla nella luna piena, bagliori di una vita che in ogni granello diventa il suo opposto
Sabbia sollevata da un vento cattivo che disperde e cancella
Boati sordi, esplosioni, il cuore si spezza insieme a tutto il creato
Una traccia di dolore che oscura la gioia e la vita che lo ha preceduto
Guardo verso il basso e vedo solo distruzione
Guardo verso l’alto e vedo ciò che è già stato
Tutto condensato nella densità di un granello di sabbia che a sua volta esplode come se fosse tutto l’universo
Esplode e mi rivela la sua storia
È stato un futuro che ho già vissuto, ma ora so di un altro futuro ancora da vivere, tornando a respirare il respiro della vita, del mare, del vento, della sabbia
Respiro in loro e loro in me, un’armonia che ricorda una perfezione lontana nel tempo e nello spazio, nei concetti e nei significati
Assenza di significati, inutili nella completezza di ciò che era
E mi ritrovo nel respiro del mare, nel frusciare del vento, in un altrove senza tempo e senza spazio eppure presente in ogni tempo, spazio e forma.
Graziella Cella
Blogger del Gruppo Rebis