Anticamente il cuore era considerato qualcosa di sacro, d’importante perché al suo interno è contenuto lo shen, ovvero lo spirito divino, quella parte di noi destinata a guidare la nostra anima verso i celi superiori per fondersi con lei in qualcosa di diverso. Il cuore era considerato anche la sede della memoria, e “re-cordari” significava “richiamare (una memoria) al cuore”, sostanzialmente farla rivivere.
Il cuore è il primo organo a formarsi nel corpo umano ed è da lui che poi si formeranno tutti gli altri organi grazie al nutrimento che egli procura loro. Ciò vuol dire che è dal cuore che la vita si organizza perché è il cervello primordiale, colui che SA, che ha la memoria.
Riflettevo sul fatto che crescendo veniamo stimolati ad usare soltanto il cervello della testa (rettile, limbico e neocorteccia), anche se finiamo per usare per la maggior parte il cervello della pancia. Tant’è vero che la nostra società è fondata su una morale che serve a tenerci buoni ed organizzati come animali, giusto giusto per non farci evolvere, per farci rimanere al livello dello schiavo, ragionando di pancia. Qualcuno ci crede e pensa che questo sia il suo destino considerando di poter fare poco o niente per cambiare, ed è così che si crea e alimenta questo tipo di realtà: allora, la sua vita diventa una schiavitù continua. Certo, è vero, veniamo “sottilmente” aiutati a credere che questo debba essere il nostro unico futuro, poveri umani che poco o nulla possono decidere. Ma io mi rifiuto decisamente di dare la mia energia a questo scenario fasullo e assurdo.
Ognuno di noi ha un compito nella vita, risvegliare sé stesso giungendo a quella parte divina attraverso il proprio cervello del cuore, colui che vibra creando le armoniche della vita. Ogni lotta o disarmonia che viviamo si trova in noi, anche se la viviamo al di fuori come riflesso di ciò che ci portiamo dentro. È quindi dentro di noi che dobbiamo trovare l’armonia e la coerenza, superando quei comportamenti animali legati ai cervelli della pancia e limbico, per arrivare a condurre il nostro cuore attraverso i comportamenti spirituali sia femminili che maschili. Sono convinto che questi comportamenti nascano dal cuore, e altrettanto convinto quindi che proprio dal cuore noi dobbiamo tornare ad essere giusti, amorevoli, etici, responsabili… ri-cordando, in quanto è con questi valori che si crea la vita, cioè quella vita vera contenente l’essenza.
Qualcuno dice che noi siamo ciò che mangiamo, vediamo, facciamo, ecc. ed è vero in parte. Io credo che noi non siamo niente di tutto quello che ci hanno venduto finora, ma credo sia importante “cambiare dieta” in quanto sarebbe auspicabile smettere tutti di “nutrirci” di brutte notizie, immagini di violenza, comportamenti astiosi, rabbia e rancore che non fanno altro che alimentare le memorie e i comportamenti del nostro cervello rettile, e che iniziassimo invece a ri-cordarci del nostro cuore, nutrendolo e portandolo ad invertire la polarità ri-accordandolo coi valori della vera vita. In questo modo saremmo noi stessi, come disse Gandhi, a portare nel mondo il cambiamento che vorremmo vedere in esso perché quando le cose nascono dal cuore hanno un’intenzione diversa, poiché nascono con “un altro” spirito.
Alberto Allas
Blogger Gruppo Rebis