#ilpopolosiamonoi Difendiamo la libertà di espressione e di informazione

Care amiche e cari amici di Rebis:

Il nostro gruppo è nato con l’obiettivo di sviluppare la parte femminile spirituale che c’è in ogni individuo, quella parte capace di entrare in empatia, di farsi guidare dal buon senso, dall’amore; quella parte capace di pensare ad un mondo migliore e prendersene cura da ogni dettaglio per raggiungerlo, incominciando dal proprio mondo e allargando sempre di più il suo sguardo al mondo esterno in comunità. È quella parte di noi capace di togliere le maschere alla nostra parte egoica e maschilista, predominante in questo mondo, e di accoglierla nel dolore della sua sofferenza per aiutarla a cambiare, a trasformarsi all’Amore. Un Amore caratterizzato dall’ascolto, proprio e altrui, dall’accoglienza e dalla cooperazione per arrivare a costruire tutti assieme un mondo migliore.

È perciò che noi, la Redazione del Gruppo Rebis, abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa di Contro.tv diffondendo sul nostro blog e sui nostri social il loro video per una informazione libera da censure, tipiche dalle dittature, e mostriamo tutto il nostro appoggio affinché nessuna task force governativa possa cancellare dalle nostre vite la libertà di scelta e di espressione, diritti raggiunti con sforzo e sangue dai nostri antenati, e plasmati in un testo che deve essere sacro per ogni cittadino, e cioè la Costituzione Italiana. In specifico l’articolo 21 di codesto testo recita:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Qualora siate d’accordo con questa iniziativa e vogliate aiutare a difendere il diritto ad un’informazione libera, vi chiediamo di diffondere questo video in qualunque modo vi sia possibile.

Vi ringraziamo e approfittiamo l’occasione per mandarvi un caro saluto di amore e fratellanza.

La Redazione del Gruppo Rebis

Pubblicato da Redazione Rebis

Membro gruppo esperti e gruppo redazione di Rebis.

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