Ci troviamo a vivere in un momento alquanto delicato, le scelte politiche, sanitarie ed economiche di coloro che oggi si trovano a “governare” il paese e il modo nel quale stanno trattando il popolo con le loro scelte comunicative non è proprio quello che ci si aspetta in una democrazia. L’ultima prova di queste scelte dittatoriali è l’oscuramento del canale youtube di Radio Radio TV, un attacco palese alle nostre libertà, come d’altronde sta succedendo da un po’ anche con altri mezzi di comunicazione e altri video.
La cosa più preoccupante però è la quantità di persone che si conformano a ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi e che si fanno complici di questi politici dal momento in cui non si pongono domande o, addirittura, si permettono di criticare e di tacciare di complottisti coloro che ancora hanno un’anima sveglia e che le domande se le fanno, e che non possono fare altrimenti dal momento che la loro coscienza è tutt’altro che assopita, ma ha gli occhi ben aperti e vede cosa davvero sta accadendo. Diceva JFK Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo.
Quando John Fitzgerald Kennedy parlava di sviluppo in questa frase non si riferiva soltanto allo sviluppo economico, tecnologico o scientifico. Lui parlava principalmente dello sviluppo dell’essere umano come essere spirituale dotato di una coscienza, perché senza una coscienza qualsiasi sviluppo in altri ambiti diventa un’arma di autodistruzione per l’essere umano.
In questo momento storico la cosa che più dovremmo avere a cuore è l’unione tra le persone che formano i popoli. Per iniziare ad andare d’accordo sarebbe auspicabile che ognuno di noi praticasse il rispetto per l’altro e che delle diverse informazioni che possiamo leggere e sentire, sia nei canali ufficiali che nei canali non ufficiali, cercassimo di farci un’idea propria e di confrontarci pacificamente con altre persone, con l’unico scopo di ricercare la verità insieme e non di prevalere l’uno sull’altro. Perché in una democrazia vera non ci può mai essere un unico detentore della verità assoluta, altrimenti parliamo di regime dittatoriale. La voce dell’anima dice: Meglio folli con le proprie idee che saggi con le opinioni altrui…

Tanti di noi invece si sono abituati a sentire o a leggere una notizia e a prenderla come unica verità, perché si sono mangiati la propria coscienza che adesso giace nei loro stomaci, e di conseguenza lo spirito critico dorme ormai da tanto tempo. La prova è davanti a noi: sembra un mondo di zombie dove ognuno fa quello che gli viene ordinato senza chiedersi se è giusto o meno. Spesso puntiamo il dito contro una voce fuori dal coro, soltanto perché è fuori dal coro. Platone diceva: ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta.
Ci hanno addomesticati così e non c’è da sentirsi in difetto, né pensare di essere inferiore o di essere un ignorante perché magari si è studiato poco… No, c’è soltanto da indignarsi perché se appena uno inizia ad informarsi capisce che questo addormentamento dello spirito critico, questa abolizione del buon senso, è stato appositamente creato attraverso una comunicazione di manipolazione di massa supportata dai politici per decenni… Eh già, proprio quelli che dovrebbero fare il bene delle persone.
Sapete, noi abbiamo qualcosa di prezioso dentro di noi. Alcuni lo chiamano anima, altri divino, altri spirito… non importa il nome che le diamo, questa è la nostra vera essenza ed è fatta di gioia, d’amore, di giustizia, di solidarietà, di cooperazione. E’ composta da tutti quei valori che ci fanno stare bene e che sono i pilastri della nostra dignità come esseri e della nostra libertà. Lo stimolo e sviluppo continuo di questa parte basterebbe per porre fine ad ognuno dei nostri problemi personali ma anche ad ogni problema al mondo. Ma se ci pensate è l’ultima cosa alla quale ci fanno pensare oggi, anzi, non se ne parla proprio.
Viviamo in una società globale che è continuamente preoccupata, sempre in ansia perché impegnata a risolvere problemi economici, problemi burocratici, problemi di famiglia e, ovviamente, problemi di salute. Nessuno ci insegna mai che questo non è l’Essere ma è il fare. E mentre siamo impegnati nel fare, la nostra vita scorre, la nostra fiammella si consuma o si spegne o, addirittura, neanche si sveglia.
Spesso mi chiedo come mai siamo arrivati a sottostare ad un sistema così, dove è palese che nessuno dei governanti degli ultimi decenni ha fatto nulla per sviluppare la parte spirituale delle persone, per rendere i popoli saldi e forti, per creare un mondo migliore fatto di cooperazione e di solidarietà, per creare una unione di nazioni che si aiutano a vicenda nello sviluppo della divinità di ogni singolo individuo e di ogni nazione al mondo… E’ vero, ci sono stati alcuni politici e personaggi che hanno provato a fare qualcosa per questa parte spirituale, ma “casualmente” sono stati uccisi. Già questo dovrebbe essere un campanello d’allarme per ognuno di noi, perché non è normale che una persona che sta cercando di fare del bene venga uccisa, dovrebbe essere aiutata e sostenuta nel farlo. Si potrebbe non essere d’accordo e quindi mettere in discussione, parlarne… ma non uccidere. E’ gravissimo, e per gli esseri umani è diventata una cosa normale nella storia… abbiamo accettato come normale persino l’uccisione dei nostri simili, dei nostri fratelli e sorelle!
E’ veramente incredibile come ci hanno portati ad accettare che le cose stiano così. Quando parlo con le persone mi sento dire che è normale, che sono gli equilibri geopolitici, che ieri era l’Impero Ottomano, l’altro ieri quello Romano, e che questa è la storia dell’uomo nei secoli… dobbiamo accettarlo, rassegnarci.
Tutto questo è del tutto sbagliato, è contro la natura spirituale degli esseri umani, ed è ora che reagiamo, tutti assieme.

E’ tutto sbagliato questo sistema, non c’è nulla di normale. Non è normale che i bambini debbano vivere chiusi nelle scuole ad imparare cose che nemmeno ricorderanno quando saranno adulti. I bambini dovrebbero giocare e scoprirsi attraverso il gioco e l’esperienza diretta, dovrebbero avere un contatto diretto con la natura. Non sanno nemmeno cosa vanno a fare a scuola, poveretti. Vedete, già fin da piccoli ci insegnano che sono gli altri, nella veste di adulti o saggi più di noi, che trattengono le chiavi di ciò che è meglio per noi. Poi in realtà, quando si diventa adulti, si scopre che il mondo è pieno di corpi adulti con bambini mai sviluppati e, al loro posto, risponde l’ego con le sue maschere create per nascondere la sofferenza che mai si è saputo affrontare.
I bambini dovrebbero essere educati dai loro genitori e passare più tempo con loro perché soffrono la mancanza e il distacco da essi, sviluppando così problemi di salute già fin dalla tenera età. I genitori dovrebbero godere del tempo coi loro figli invece che consumarsi in lavori del tutto superficiali e che poco hanno a che fare con la vera natura dell’essere. Gli adulti non dovrebbero lavorare così tanto e con l’unico obiettivo di guadagnare per pagare le bollette, la casa, ecc., con la speranza di andare in vacanza due miserabili settimane…
Il lavoro dovrebbe essere di natura spirituale e dovrebbe essere svolto con piacere, con l’obiettivo comune di migliorare il mondo insieme ai propri fratelli, ma senza dover perdere la vita e la salute in esso come facciamo adesso. Non è normale che per poter godere del proprio tempo libero, per poter viaggiare o dedicarsi semplicemente a sé stessi e allo sviluppo della propria parte divina, dobbiamo arrivare ad avere così tanti anni e così tanti acciacchi… cosa può fare uno quando ormai è consumato?
La psicologia dice che la normalità è un’utopia, ma dal punto di vista della coscienza tutto questo sistema non è normale, non può esserlo mai. E’ diventato normale perché la nostra coscienza è stata quasi del tutto abolita, così abbiamo proprio perso di vista l’obiettivo, la vera ragione per la quale siamo nati con un corpo di carne. Anche se siamo una specie animale, siamo dei mammiferi, abbiamo una natura spirituale e una mente che può andare oltre, deve andare oltre. Altrimenti siamo condannati al volere di pochi e questo non è giusto, è completamente sbagliato! Anche perché noi siamo qui per evolverci, non per rimanere animali schiavi di un sistema marcio e completamente deviato per quanto riguarda le leggi spirituali.
Ebbene, è arrivato il momento di aprire gli occhi, di osservare da più punti di vista e di non accontentarci di un’unica versione dei fatti. Dobbiamo vedere con gli occhi della coscienza e senza i filtri che il sistema ci ha creati. Facciamoci delle domande senza paura delle risposte, risvegliamo la nostra coscienza e cerchiamo il confronto al di fuori del sistema. Meglio ancora, confrontiamoci in primis col nostro cuore perché è lui il detentore della verità dell’anima, è lui che dovrebbe governare le nostre vite, le nostre scelte e le nostre azioni, nessun altro dovrebbe governare il nostro cuore tranne noi stessi.

Chi governa oggi sa bene che per controllarci deve parlare alle nostre pance. Ma quando noi diventiamo padroni del nostro cuore facciamo sì che sia il nostro cuore a governare la pancia e la ragione, il che equivale ad imparare a discernere, ad elevarsi e ad Essere.
Ancora Platone diceva: Non esiste uomo tanto codardo che l’amore non renda coraggioso e trasformi in un eroe.
Quindi è un nostro dovere usare l’Amore per noi stessi, per i nostri cari, per la nostra nazione, in modo di diventare eroi per riprenderci ciò che ci appartiene: i nostri diritti, le nostre libertà, la nostra essenza divina.
Alberto Allas
Blogger Gruppo Rebis